Esami

 

Innanzitutto bisogna ricercare se le crioglobuline sono presenti o meno, nel sangue. Se il dato è confermato, è necessario caratterizzare il tipo di crioglobuline e ricercare i segni di coinvolgimento degli orga-ghiandole salivari, può essere richiesta ni interni, soprattutto del midollo per la presenza di un coinvolgimento osseo, del fegato, del rene e del d’organo che non può essere studiasistema nervoso. Per fare questi to adeguatamente con i soli esami accertamenti si utilizzano esami di laboratorio. di liquidi biologici (sangue ed urine), esami strumentali (ecografi e, scintigrafi e, elettromio-Essenzialmente facendo una grafia, TAC, RMN…), ma in vita normale.

É bene comunalcuni casi si deve ricorrere que evitare l’eccessiva espoad indagini bioptiche. La sizione al freddo, o i bruschi biopsia (prelievo di piccolo abbassamenti di temperatuframmento di tessuto di un ra. Utile quindi un abbigliaorgano, che poi viene anamento adeguato e un po’ di lizzato al microscopio) del cautela. Lo stare in piedi a fegato e del midollo osseo è lungo può precipitare una fi o-un indagine il più delle volritura di macchie di porpora te indispensabile nei pazienti agli arti inferiori.

Anche l’uso con crioglobulinemia mista ed di molti farmaci può facilitare infezione da virus C. E questo le gettate purpuriche, e perciò sia all’inizio che nel corso di mabisogna evitare l’autoprescrizio-lattia in caso di particolari eventi, ne di farmaci, compresi i comuni o dopo un certo numero di anni, antinfluenzali, antireumatici, anal-a seconda della situazione clinica. gesici, quelli che in generale vengono La biopsia renale, linfonodale o delle indicati come “calmanti” per il dolore.

Pianificate con il vostro medico le scelte farmacologiche anche più banali (come comunque bisogna sempre fare). É bene avvisare della presenza dell’infezione da virus C il personale medico e paramedico nel caso si venga sottoposti ad accertamenti e della presenza della crioglobulinemia se indagati con mezzi di contrasto (urografi a, colangiografia, TAC, arteriografia…) o sottoposti ad anestesia gene-rale.

É buona norma farsi una propria cartelletta con la documentazione medica, comprendente estratti di cartelle cliniche, referti di visite ed esami strumentali, ma anche esami di laboratorio: anche se vecchi, non vanno mai buttati! L’esame della storia clinica precedente è preziosissimo, per valutare lo stato attuale, perché consente di valutare la variazione nel tempo dei dati di laboratorio. Si può mangiare di tutto, nel senso che non esistono restrizioni dietetiche assolute.

É bene ridurre od evitare il con-sumo alcolico se esiste un’ epatopatia, e questo deve perciò essere discusso caso per caso, con il vostro medico. Esiste una possibilità di terapia che prevede diete particolari, a basso contenuto allergenico, che possono migliorare alcuni sintomi di malattia. Si tratta però di diete molto rigide, cha vanno osservate in modo rigoroso. Anche una piccola deviazione è suffi ciente per vanifi carne l’effi cacia. Dato che si tratta comunque di provvedimenti assolutamente privi di qualsiasi effetto collaterale, poniamo in appendice uno schema di dieta (allegato 1), che può essere seguito in base anche ad una vostra personale decisione.

Infine è opportuno sapere che la Crioglobulinemia Mista è stata riconosciuta “Malattia Rara”, a livello europeo, dal Servizio Sanitario Nazionale e dai Servizi Sanitari Regionali: per questo i pazienti hanno delle attenzioni particolari.